decreto cingolani, 06 ottobre 2022
Accensione riscaldamento 2022: data, decreto e nuove regole per i termosifoni
Il governo vara le misure per risparmiare gas: ecco le nuove regole su quando si accende il riscaldamento nell'autunno- inverno 2022/2023: temperatura, periodo e orari ridotti
Arriva in Gazzetta ufficiale il decreto sull’accensione del riscaldamento in questo 2022, che porta nuove regole sulla data in cui si accendono (e spengono i termosifoni), sull’orario di funzionamento dei caloriferi e anche sulla temperatura: il provvedimento del Mite (il Ministero per la Transizione ecologica) è stato firmato dal ministro uscente Roberto Cingolani. Si tratta di un pacchetto di misure per risparmiare gas, il cui approvvigionamento è difficoltoso e molto costoso a causa della guerra in Ucraina. In sostanza il decreto sull’accensione del riscaldamento ricalca le regole già tracciate qualche settimana fa con il piano nazionale di contenimento dei consumi. Quindi la risposta alla domanda “Quando si può accedere il riscaldamento nel 2022?” è più complicata del solito.
La zona climatica e il periodo di accensione dei riscaldamenti nel 2022
Prima di tutto chiariamo che il calendario di accensione del riscaldamento anche per l‘autunno-inverno 2022 in Italia varia da zona a zona, in base a 6 diverse aree climatiche, in cui è suddiviso il territorio nazionale, a seconda delle temperature medie delle differenti aree: le regole su orario, date e periodo di funzionamento dei termosifoni sono fissate dalle legge. In particolare si fa riferimento alla legge n° 10 del 1991 e al decreto del presidente della Repubblica n° 412 del 1993.
Con la crisi energetica, il Ministero della Transizione ecologica, guidato da Roberto Cingolani, ha messo a punto un piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale. Queste le misure contenute nel piano:
- abbassare la temperatura massima prevista per gli ambienti riscaldati dai termosifoni di 1 grado per le abitazioni;
- orario di accensione del riscaldamento nell’autunno-inverno 2022-2023 ridotto di 1 ora al giorno in tutte le zone climatiche d’Italia a eccezione della zona F (la più fredda) dove non ci saranno limitazioni per i termosifoni;
- accensione del riscaldamento ridotta di 15 giorni, con un posticipo, rispetto al normale, nell’attivazione dei termosifoni e un anticipo dello spegnimento.
Data di accensione riscaldamento inverno 2022: quando, come e le nuove regole del decreto
Vediamo allora come il decreto del Mite modifica le regole sulla data, sull’orario, sulle temperature dei termosifoni, a seconda della zona climatica: ecco quando si può accendere il riscaldamento nell’autunno-inverno 2022/2023:
- Zona F (la più fredda) – le Alpi come quelle di Belluno e di Trento. Il piano conferma che non ci sono limitazioni per il periodo e l’orario di accensione del riscaldamento anche per il 2022
Qui ricadono anche le zone di Trento, Belluno e Como
- Zona E – i termosifoni si possono accendere dal 22 ottobre e vengono spenti il 7 aprile, per un periodo di massimo 13 ore al giorno.
Quindi un’ora in meno al giorno, accensione una settima dopo rispetto al normale e spegnimento una settimana prima.
Qui ricadono le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza.
- Zona D – la data di accensione del riscaldamento è l’8 novembre 2022 e il periodo va avanti fino al 7 aprile, con un orario massimo di funzionamento dei termosifoni che non può superare le 11 ore al giorno.
Dunque, termosifoni accesi un’ora in meno, in “ritardo” di una settimana. Verranno spenti 7 giorni prima rispetto al normale.
Interessa le province di Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende inoltre Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo
- Zona C – il riscaldamento si accende dal 22 novembre al 23 marzo, fino a 9 ore al giorno.
Quindi accensione una settimana dopo e spegnimento dei termosifoni una settimana dopo, con un’ora di funzionamento in meno al giorno.
La zona comprende la fascia adriatica nord e le province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
- Zona B – via libera ai termosifoni singoli e centralizzati dal 8 dicembre al 23 marzo, per massimo 7 ore al giorno.
Riscaldamento acceso una settimana dopo a dicembre 2022 e spento una settimana prima a primavera. L’orario di funzionamento cala di un’ora.
Qui ricadono le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Si potranno accendere i termosifoni dal primo dicembre al 31 marzo.
- Zona A – il riscaldamento si può accendere dal 8 dicembre al 7 marzo per 5 ore massimo al giorno.
Anche in questo caso l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento variano di una settimana, con l’orario di funzionamento che scende di 60 minuti.
Questa zona comprende le aree più calde d’Italia come le isole di Linosa e Lampedusa e Porto Empedocle.
Per tutte le zone, ad eccezione della zona F, l’accensione del riscaldamento è consentita (a seconda della data stabilita dal decreto) dalle ore 5 del mattino alle 23 di sera, rispettando sempre il limite massimo orario di attività delle caldaia.
Quando si può accendere il riscaldamento, da Milano a Roma fino a Palermo
Quindi a Milano si accendono i termosifoni il 22 ottobre 2022, quando si può accendere il riscaldamento anche a Torino, Venezia, Aosta, Trieste, Bologna e L’Aquila. In queste città potranno restare attivi fino al 7 aprile 2023, per un massimo di 13 ore al giorno. A Firenze, Roma, Ancona, Campobasso, Pescara e Potenza l’accensione del riscaldamento è prevista dall’8 novembre 2022 al 7 aprile, per 11 ore giornaliere; a Napoli, Bari, Catanzaro e Cagliari termosifoni al via dal 22 novembre (9 ore al giorno) fino al 23 marzo, mentre a Palermo e Lampedusa dall’8 dicembre al 23 marzo (8 ore).
La normativa esclude da questi ritocchi del calendario le cosiddette “utenze sensibili”, come gli ospedali, le case di ricovero e anche le scuole, gli asili, le piscine, le saune e le attività industriali e artigianali dove sono previste già delle deroghe per il tipo di produzione.
Il decreto del Mite stabilisce anche quando si può accendere prima il riscaldamento, ecco cosa dice il testo:
«in situazioni climatiche particolarmente severe le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria»
Le nuove regole sulla temperatura dei termosifoni
Il piano prevede anche il funzionamento dei radiatori a una temperatura più bassa rispetto a quella prevista in situazioni normali, in particolare il riscaldamento andrà regolato a 1 grado in meno nelle abitazioni, negli uffici e nei negozi (gli ambienti riscaldati dai termosifoni non potranno superare i 19 gradi). È previsto un margine di tolleranza di 2 gradi in più o in meno.
Per i condomini l’Enea realizzerà un vademecum che gli amministratori dovranno rendere disponibile agli inquilini entro 10 giorni dalla pubblicazione.
Il pdf del decreto 2022 sull’accensione del riscaldamento
Secondo i calcoli del governo questi cambiamenti porteranno a un risparmio di gas metano stimato di oltre 2,6 miliardi di metri cui per le abitazioni e di più di 60 milioni di metri cubi per gli uffici. Il decreto del Mite sulle regole e gli orari di accensione del riscaldamento è firmato dal ministro Roberto Cingolani il 6 ottobre 2022 e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: qui il pdf riportato sul sito del Ministero della Transizione ecologica.